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I vecchi post del nuovo Papa su Donald Trump

Davide Mazzotta 09/05/2025

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L’elezione di Prevost a Pontefice è avvenuta nel segno del compromesso. Con l’elezione di una figura né appartenente ad ambienti conservatori della Chiesa né appartenente ad ambienti “progressisti” (con tutto quello che possa mai voler dire essere progressista nell’ambiente ecclesiastico) si sperava probabilmente di creare ampio consenso attorno a questa figura.

TUTTI SCONTENTI (?)

In realtà un rischio dei compromessi è quello di scontentare tutti anziché trovare ampio consenso, dalle reazioni del primo giorno sembra quello che è successo con l’elezione di Papa Leone XIV.

La sua nomina a Pontefice non ha particolarmente entusiasmato i giovani- che speravano in Zuppi- e gli ambienti progressisti per via delle sue posizioni sulla comunità lgbt+, ma contemporaneamente non ha fatto particolarmente piacere neanche agli ambienti conservatori per via della sua visione su accoglienza e immigrazione.

 

I POST CONTRO L’AMMINISTRAZIONE TRUMP

Da ieri online sono diventati virali diversi post condivisi sull’account Twitter del neoeletto Papa contro l’amministrazione Trump, il primo risale addirittura al 2015 (un anno prima della prima elezione di Trump) già allora l’attuale Papa condivideva un articolo che si intitolava: “Cardinal Dolan: ecco perché la retorica anti-immigrati di Donald Trump è così problematica”

 

Più recentemente invece, 3 mesi fa, Papa Leone XIV aveva rilanciato sul suo account Twitter un articolo dal seguente titolo: “JD Vance sbaglia: Gesù non ci chiede di classificare il nostro amore per gli altri.”


In piena amministrazione Trump, nel 2017, aveva condiviso un tweet in cui era scritto: “Stiamo bandendo tutti i rifugiati siriani? Gli uomini, le donne e i bambini che *più* hanno bisogno di aiuto? Che nazione immorale stiamo diventando. Gesù piange”.

Insomma come analizzato nell’articolo di ieri, era facilmente prevedibile che il punto di rottura con l’estrema-destra mondiale sarebbe stato proprio l’approccio al tema delle vite dei migranti.


L’IRA DEI SEGUACI DI TRUMP

I tweet in questione non sono stati presi bene dal mondo social vicino a Trump e all’estrema-destra, l’entusiasmo per il primo Papa statunitense è sparito abbastanza velocemente.

L’influencer ultra-trumpiana Laura Loomer ha scritto su Twitter (dove conta oltre un milione e mezzo di follower): “È anti-Trump, anti-MAGA, a favore delle frontiere aperte ed è un marxista convinto come Papa Francesco. I cattolici non hanno nulla di buono da aspettarsi. Un’altra marionetta marxista in Vaticano”.

Dello stesso avviso è anche Steve Bannon, punto di riferimento dell’estrema-destra occidentale e direttore della campagna elettorale di Trump del 2016: “È un Papa anti-Trump, la peggior scelta per i cattolici Maga”.

UN PAPA WOKE E MARXISTA?

Da ieri quindi negli ambienti di estrema-destra aumentano le lamentele per il presunto “essere woke” del nuovo Papa. La realtà è ben diversa, come visto nelle dichiarazioni nell’articolo di ieri, il nuovo Papa sembra tutt’altro che vicino alla comunità lgbt+.

Come ha riportato il giornalista Simone Alliva sui suoi social, sono presenti anche numerose condivisioni Twitter dall’account del Papa contro aborto, eutanasia e famiglie arcobaleno.

In un tweet condiviso c’era scritto: “la famiglia è mamma, papà e figli”, in un altro c’era il rilancio di una manifestazione anti-abortista: “difendiamo la vita umana in qualsiasi momento”.

L’AMPIO CONSENSO MANCATO

Insomma l’elezione compromesso al momento sembra aver scontato un po’ tutti, gli ultra-conservatori sono furiosi per via dell’approccio cattolico (è paradossale che si aspettassero altro) al tema immigrazione, il resto della civiltà sembra trovare- diciamolo senza mezzi termini- ridicole e retrograde le idee portate avanti sulla comunità lgbt+, sulle libertà individuali come eutanasia e aborto e sul ruolo delle donne all’interno della Chiesa.

Tuttavia sono ridicole anche le potenziali accuse rivolte al Papa sul suo presunto essere woke o di sinistra, anzi in realtà potremmo dire senza problemi che se non fosse per il differente approccio al tema immigrazione, ci troveremmo davanti a un Papa che sarebbe allineato con Trump e il mondo dell’estrema-destra in ogni singolo punto emerso al momento.

📍📍📍”𝘈𝘱𝘳𝘪𝘵𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘦𝘳𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰” è 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦𝘴𝘵𝘦𝘳𝘯𝘪. 𝘚𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘵𝘳𝘢𝘮𝘪𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢 𝘦 𝘕𝘖𝘕 𝘧𝘪𝘭𝘰-𝘨𝘰𝘷𝘦𝘳𝘯𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘴𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪𝘢, 𝘱𝘶𝘰𝘪 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘭’𝘪𝘯𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘤𝘢𝘧𝘧è 𝘵𝘳𝘢𝘮𝘪𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘯𝘬: https://ko-fi.com/apriteilcervello

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