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Elezioni Stati Uniti

Chi vincerebbe se i sondaggi sbagliassero come nel 2020 o nel 2022?

Davide Mazzotta 27/10/2024

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Secondo i sondaggi questa sarà la tornata elettorale più contesa degli ultimi decenni negli Stati Uniti. Nonostante Trump venga visto come il favorito per via del trend positivo nei suoi confronti, la situazione è altamente incerta e vi è parità in molti Stati decisivi (leggi qui per approfondire).

Il dubbio però viene spontaneo: cosa accadrebbe se i sondaggi sbagliassero come le elezioni presidenziali del 2020 o come le elezioni per il congresso del 2022? Gli scenari sarebbero MOLTO diversi.

Giornalista della CNN mostra come Kamala Harris abbia bisogno di vincere tutti e 3 gli swing states del nord per arrivare alla Presidenza.

I sondaggi nel 2020

Nel 2020 infatti i sondaggi sottostimarono di gran lunga Donald Trump. Secondo la media dei vari istituti sarebbe dovuta finire in una situazione del genere a livello di voto popolare: Biden 51%- Trump 44%. Distanza tra i due: 7%.

Sul dato di Biden in realtà ci presero, l’attuale Presidente alle scorse presidenziali ottenne il 51,3% dei voti. Il vero problema fu il dato di Trump, l’ex presidente infatti ottenne circa il 47% dei voti. Facendo passare così la distanza con Biden dal 7% pronosticato nei sondaggi a 4,5%.

È lecito pensare che se i sondaggi di oggi (che già ora danno una situazione di parità) sottovalutassero Trump, così come accaduto nel 2020, quest’ultimo vincerebbe le elezioni molto facilmente e andrebbe incontro ad una larga vittoria.

I sondaggi nel 2022

Negli Stati Uniti però le elezioni federali più recenti in realtà non sono quelle del 2020, ma sono le elezioni del congresso del 2022.

In questo caso i sondaggi pronosticavano un’enorme vittoria del partito repubblicano (partito di Donald Trump). I sondaggisti, probabilmente anche reduci dal fatto di aver sottovalutato l’ex presidente solo 2 anni prima, avranno riequilibrato il loro modello di ricerca dando più peso al partito repubblicano.

Ma anche in questo caso i sondaggi fallirono e ancora di più del 2020.

Veniva infatti pronosticata un’enorme vittoria dei repubblicani alla Camera dei rappresentanti e una vittoria degli stessi anche al Senato. Le cose però andarono in maniera differente: al senato vinsero i democratici, che aumentarono addirittura la loro maggioranza passando da 50 a 51 seggi (contro i 49 dei repubblicani).

Alla Camera invece i repubblicani vinsero con solo 9 seggi di vantaggio (repubblicani: 222 seggi, democratici: 213 seggi). Secondo i sondaggi i repubblicani avrebbero dovuto avere una maggioranza molto più ampia e i democratici non avrebbero dovuto neanche raggiungere quota 200 seggi.

Conclusione

Se da un lato è vero il fatto che i sondaggi hanno sempre sottostimato Trump (sia nel 2016 che nel 2020) è anche vero che nelle ultime elezioni federali è stato invece il partito di Kamala Harris ad essere sottostimato.

Questa tabella mette in evidenza come finirebbe se si replicassero gli stessi errori: se i sondaggi sbagliassero come nel 2020, Trump andrebbe incontro ad un’enorme vittoria. Se i sondaggi sbagliassero come il 2022, Kamala Harris diventerebbe presidente vincendo ben 6 stati in bilico su 7.

Credits: putino (via X)

Insomma, sarà banale dirlo ma occorrerà aspettare la notte tra il 5 e il 6 novembre per scoprire chi vincerà le elezioni e per capire quanto siano stati precisi questa volta i sondaggi elettorali.

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