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Crollano le possibilità di vittoria di Trump a 2 giorni dalle elezioni. Cosa sta succedendo?

Davide Mazzotta 03/11/2024

Donald Trump perderà la presidenza proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale? È troppo presto per dirlo, ma quello che è certo è che l’ex Presidente si trova in una posizione nettamente peggiore rispetto a quella in cui era appena una settimana fa.

Dal grande comizio tenutosi a New York la situazione è sempre più precipitata per il candidato repubblicano. È infatti da collegarsi al 27 ottobre l’inizio della discesa di Trump, fino a quel giorno l’ex Presidente aveva goduto di un clima favorevole nei sondaggi, arrivando a recuperare diversi punti in poche settimane. Tra gli elettori di Trump c’era ottimismo, sembrava quasi fatta, il loro candidato era nettamente il favorito secondo gli scommettitori e gli analisti politici.

Il commento di Tony Hinchcliffe

A dare il via alla discesa di Trump è stato il monologo di Tony Hinchcliffe (comico di destra e amico dell’ex Presidente) che dal palco del comizio a New York ha insultato i latinoamericani e definito Porto Rico spazzatura (trovi qui il video dell’intervento e l’analisi sulle sue conseguenze).

Da quel momento in poi il sentiment ha cambiato direzione, diventando ostile a Trump: dai commenti sui social, alle prese di posizione dei vip fino ai sondaggi.

Kamala Harris infatti negli ultimi giorni secondo vari sondaggi ha recuperato consenso nei 3 stati in bilico del Nord (Michigan, Wisconsin e Pennsylvania) essenziali per poterle permettere di arrivare alla Presidenza.

@donlemonofficialPuerto Rican FLIPS VOTE after MSG Rally… #puertorico #lancaster #pennsylvania #kamalaharris #donaldtrump #racist #puertorico🇵🇷 #puertorican

♬ MONACO – Bad Bunny


Il commento di un’elettrice latinoamericana “quello che è successo ha avuto un impatto sulla mia scelta di voto”

James LeBron

A sorpresa si è schierato anche il famoso cestista James LeBron, che sul suo profilo Instagram con oltre 150 milioni di follower ha condiviso un video contro Donald Trump (in cui vengono ripresi gli insulti razzisti contro i latinoamericani), invitando così a votare per Kamala Harris.

Il sondaggio choc sull’Iowa

Ma la vera doccia fredda per Trump è arrivata intorno a mezzanotte (ora italiana) quando Selzer (istituto di sondaggi) ha pubblicato il suo sondaggio sulle intenzioni di voto nello stato dell’Iowa.

Per capire l’impatto di tutto ciò abbiamo bisogno di un po’ di contesto.

L’Iowa è uno stato che si trova nella stessa zona geografica di Wisconsin, Michigan e Pennsylvania (i 3 stati in bilico che Harris deve vincere per diventare Presidente). Dall’andamento del voto in Iowa si può quindi predire anche come va la situazione negli altri 3 Stati. L’Iowa solitamente vota circa 8% più a destra rispetto al Wisconsin, al Michigan e alla Pennsylvania. Nel 2020 ad esempio Biden perse l’Iowa dell’8%, vincendo il Wisconsin dell’1%, il Michigan del 3% e la Pennsylvania dell’1%; diventando così Presidente.

Un qualsiasi vantaggio di Trump in Iowa inferiore all’8% sarebbe quindi da considerarsi un dato positivo per Harris (poiché farebbe presagire una sua vittoria negli altri 3 Stati che le permetterebbero di diventare Presidente).

Spiegata la situazione geografica, passiamo a quella statistica. Selzer non è un istituto di sondaggi qualsiasi, è classificato con votazione “A+”, il massimo che un istituto di sondaggi può ottenere per il livello di credibilità, tant’è che è stato l’unico ad avere predetto perfettamente la percentuale di vittoria di Trump in Iowa sia nel 2016 che nel 2020.

Insomma è uno con la reputazione abbastanza alta, nel 2016 andò controcorrente prevedendo un’importante vittoria di Trump in Iowa ed ebbe ragione lui, a sbagliare erano tutti gli altri che sovrastimavano Hillary Clinton e sottostimavano Donald Trump.

Sulla base di questo il modo in cui leggere i dati del sondaggio di Selzer è il seguente:

Vantaggio di Trump da 1% a 6%: fortemente negativo per Trump (farebbe presagire una vittoria facile di Harris in Wisconsin, Michigan e Pennsylvania; Trump sarebbe nettamente peggiorato rispetto al 2020, quando vinse l’Iowa dell’8%);

Vantaggio di Trump da 7% a 9% (situazione simile al 2020, Harris dovrebbe riuscire a spuntarla nei 3 stati in bilico del nord);

Vantaggio di Trump da 10% a 12% (Trump migliora rispetto al 2020, si mette male per Harris);

Vantaggio di Trump da 13% in su (Trump vincerebbe facilmente anche gli altri Stati in bilico).

Detto ciò, ora è il momento di passare ai risultati. Sapete cosa dice il sondaggio Selzer sull’Iowa quest’anno?

Harris:47%

Trump:44%

Vantaggio di Harris del 3%. Si tratta di un vero e proprio terremoto politico, secondo questo dato Harris non solo vincerebbe agevolmente i 3 Stati del nord e diventerebbe presidente senza problemi, ma potrebbe vincere storici stati di destra come il Texas ad esempio.

Tenete conto che se il sondaggio Selzer avesse ragione anche quest’anno, parleremmo di uno spostamento dell’Iowa (che è difficile pensare possa essere circoscritto solo a questo stato) di 11 punti percentuali a sinistra rispetto al 2020.

Crederci o no?

Credere o no a questo sondaggio? Come già detto Selzer gode di un’ampia stima ed è uno degli istituti più accreditati negli Stati Uniti.

Nel 2016 e nel 2020, Ann Selzer è stata l’unica sondaggista a prevedere correttamente una vittoria di Trump con almeno 7 punti di distacco (in Iowa).

Detto ciò il risultato di oggi lascia senza parole, secondo questo Harris dovrebbe vincere Wisconsin, Michigan e Pennsylvania con almeno un vantaggio del 7-8%. Vantaggio che gli altri istituti non evidenziano.

Quote scommesse

Questo evento non ha fatto altro che contribuire al fatto che le possibilità di vittoria di Trump siano calate. Nelle ultime ore Harris è anche passata in vantaggio tra gli scommettitori. Solo una settimana fa per gli scommettitori Trump aveva il 65% di possibilità di vittoria, in soli 7 giorni questo numero è precipitato fino al 49%.

The Economist

Anche il famoso giornale The Economist ieri ha leggermente modificato la sua previsione, dando ad Harris il 52% di possibilità di vittoria contro il 48% di Trump. Una settimana fa dava ad entrambi il 50% e due settimana fa dava a Trump il 54% di possibilità e ad Harris il 46%.

Un trend che sembra evidente.

 

Quindi è fatta?

No, attenzione a non fare lo stesso errore fatto dai sostenitori di Trump appena poche settimane fa, quando consideravano il loro candidato già nella Casa Bianca. Come vedete tutto può cambiare, soprattutto nell’ultimo periodo quando milioni di indecisi decidono chi votare sulla base del sentiment del momento.

La partita resta ancora un testa a testa, ma mentre due settimane fa Trump era il chiaro favorito, oggi possiamo dire che non c’è nessuno dei due candidati che possa essere definito “il favorito per la vittoria”.

Quello che è certo è che se anche questa volta Ann Selzer dovesse averci preso, andando controcorrente rispetto ai suoi colleghi, la sua credibilità aumenterebbe ancora di più; ma se questa volta dovesse sbagliare, potrebbe dire addio alla reputazione decennale dei suoi sondaggi.

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